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Gente di Dublino

Quindici schizzi esistenziali che hanno per protagonisti i "reietti dal banchetto della vita". Storie in equilibrio fra elemento realistico e simbolico che mescolano angoscia e disperazione. Epifanie, rivelazioni di una verità tragica, ma anche comica, che hanno odore "di cenere, di erbe macerate e di immondizia". Vicine per il tono a Cechov, un autore che il giovane irlandese non conosceva. La maggior parte dei racconti viene scritta fra il 1904 e il 1905. I due galanti e Una piccola nube sono aggiunti nel 1906. I morti, il racconto più celebre e affascinante, è del 1907 e sigilla un libro che Joyce ha rigorosamente architettato sullo schema metafisico che sarà proprio di tutte le sue opere: la vita dell'uomo, dell'intera umanità. Compaiono così in Gente di Dublino i racconti dell'infanzia, dell'adolescenza, della maturità e della vita pubblica secondo il tipico modello delle età e delle situazioni umane. Una sorta di cornice per questi bozzetti naturalistici ancora rispettosi dei moduli narrativi ottocenteschi. Ma un'attenta lettura può già rintracciarvi quel deciso accostamento all'oggettività che Joyce, ormai rivolto a esplorare se stesso, svilupperà nelle sue opere più mature, nei suoi capolavori.

Prezzo: €6.57



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